Le tecniche di pesca con la Rete più diffuse sono: Reti da posta fissa o derivanti, Reti da circuizione e Reti a strascico.

Tecniche di pesca: Reti da posta

Le reti da posta, strumenti professionali di pesca, sono costituite da una struttura verticale e lunga che viene lasciata in mare per catturare le prede che vi si avvicinano.

La loro struttura basilare comprende una rete rettangolare con galleggianti nella parte superiore e piombi nella parte inferiore.

La corretta tensione verticale è essenziale, bilanciando la lima dei sugheri e dei piombi.

In passato, le reti erano di cotone, ma oggi il nylon è universale, invisibile in acqua e resistente alla corrosione. Le reti da posta possono essere fisse, ancorate al fondo, o derivanti, libere di spostamento con le correnti.

Le prime sono comuni nella “piccola pesca” costiera, mentre le seconde sono usate per pesci pelagici in alto mare.

Diversi tipi di reti da posta includono il tramaglio, il tramaglino, la mugginara, l’imbrocco, e le reti incastellate. Alcune sono specifiche per la pesca nei pressi di fondi rocciosi o nelle lagune.

La palamitara e la spadara sono adatte per catturare tonnellate e pesci spada. Il funzionamento di queste reti si basa su meccanismi come l’imbrocco, l’ammagliamento, l’impigliamento, e l’insaccamento. Le reti vengono generalmente calate alla sera e recuperate al mattino, ma alcune specie richiedono orari specifici.

Tecniche di pesca: Reti di circuizione

La rete da circocizione è uno strumento e una tecnica di pesca rivolti prevalentemente a specie che vivono in banchi, che possono variare dalle sardine e acciughe ai più grandi come gli sgombri ei tonni.

Il cianciolo o il saccoleva è il tipo più comune di rete da circolazione, progettato per catturare piccoli pesci di banco come il pesce azzurro.

Durante le ore notturne, il banco viene attratto da imbarcazioni dotate di potenti fonti luminose, chiamate lampare. Una volta che il banco è ben compatto, viene stesa una rete rettangolare con sugheri nella parte superiore e piombi nella parte inferiore.

Dopo aver circondato il banco, la rete viene chiusa nella parte inferiore e lentamente ritirata, concentrando i pesci in uno spazio ristretto che può essere recuperato con un coppo.

Per la cattura dei tonni, si utilizza una variante nota come tonnara volante, simile nel design ma di dimensioni e robustezza maggiori.

Questa rete, a differenza delle altre, è priva di fonti luminose e viene calata rapidamente attorno al banco una volta individuata da una vedetta dedicata.

Tecniche di pesca: Reti a strascico

La pesca a strascico è un metodo attivo che prevede il traino di una rete da pesca sul fondo del mare da una o due barche. Una delle reti più comuni utilizzate in questa pratica è il cianciolo o saccoleva, ideato per catturare piccoli pesci di banco come il pesce azzurro.

La forma conica delle reti a strascico comprende il sacco (parte terminale), la bocca (apertura) e il ventre (parte centrale).

Le reti a strascico bentoniche come la paranza, utilizzate per prede vicine al fondale, erano originariamente manovrate da due imbarcazioni ma ora sono spesso gestite da una sola barca.

La rapida, o sogliolara, è una rete senza ali, con una cornice rigida e denti nella parte inferiore, adatta per catturare pesci piatti, razze e molluschi bivalvi. La gangamella, più piccola, viene trascinata sulle praterie di Posidonia oceanica per catturare gamberetti.

Altri tipi di reti, come la sciabica e lo sciabichello, simili alla paranza, vengono trasportati via mare ma poi salpati da terra. Reti specifiche sono impiegate per la cattura di pesci di mezz’acqua in lagune o ambienti salmastri.

Per catturare i tonni, viene utilizzata una rete da circocizione chiamata tonnara volante, più grande e robusta, senza fonti luminose e calata velocemente attorno al banco una volta individuato.